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martedì 13 marzo 2012

Ricordando: Opera



Opera (1987)

Ancora poche settimane e potremo visionare l'ultimo lavoro di Dario Argento: Dracula in 3D! Nel frattempo ci si può rinfrescare la paura con uno dei suoi ultimi (se non proprio l'ultimo) lavori decisamente efficaci. La trama è decisamente ordinaria e il puzzle del mistero prende forma solo alla fine, quindi il rispetto delle regole dell'horror thriller vige sovrano. La forza della pellicola sta nella tecnica registica, dall'idea degli aghi incollati alle palpebre alle coreografie col rallenty, agli inseguimenti con la steady sia in sogno che negli antri bui e misteriosi del condominio. Dario Argento rispolvera ciò che lo stimolava in Profondo Rosso: lo sviluppo delle varie forme d'inganno e l'appoggio scenografico che gli permette di giocare con lo spettatore attraverso le varie filosofie, gli permettono di trasformare i ruoli e porre tutti i personaggi sul palco di un teatro, coreografando il tutto drammaturgicamente e stilizzando le scene in teatro come quelle della vita normale. Indimenticabile la scena dell'omicidio dallo spioncino, come l'uso degli aghi attaccati alle palpebre delle vittime per non far loro chiudere gli occhi. Ottima fotografia italiana degli anni Ottanta. Peccato che Argento non abbia continuato così. Ottimo lavoro comunque


Un film di Dario Argento.
Con Cristina Marsillach, Urbano Barberini, Ian Charleson, Daria Nicolodi, Barbara Cupisti.
Horror, durata 107 min. - Italia 1987.

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