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mercoledì 31 ottobre 2012

Al cinema: Skyfall



Agente James Bond 007: Skyfall

"Non deluderà" e così è. Non c'è nulla di cui lamentarsi se si parla dell'ultima pellicola che ha protagonista James Bond, a cinquant'anni dal primo anno d'uscita. Dalla prima scena all'ultima, dal cattivo alle smorfie del protagonista, a Q, M, il gran finale in onore del classico e l'azione dosata al punto giusto. Poco spionaggio questa volta, ma in due ore e mezza di film c'è stato tutto. Davvero tutto. Interessante il confronto tra classico, nuovo, antiquato, dove si formano battibecco e nessuno la spunta perchè la verità sta in bocca al singolo spettatore. è normale trovarsi a storcere il naso ogni tanto perchè pare che qualcosa non torni o sia troppo banale e deja vu, ma i film si vedono integralmente e il filo già teso sul quale James Bond corre non si spezza e fila tutto. Pochi ma buoni gli effetti speciali, bellissime locations e non fuori luogo le Bond girls, tra cui un'inaspettata Moneypenny, davvero in gran sorpresa! Ottimo Craig (finalmente), non da meno Bardem e una strizzata d'occhio a Finnes. Bentornato James Bond!!

Un film di Sam Mendes. Con Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris. Berenice Marlohe, Ben Whishaw, Albert Finney, Rory Kinnear, Ola Rapace, Tonia Sotiropoulou, Helen McCrory Azione, durata 143 min. - USA, Gran Bretagna 2012

Ricordando: Number 23



Number 23 (2007)

Jim Carrey in un horror? Un po' assurdo ma non era male l'idea di inserirlo in un pacchetto presentato nel suo piccolo visionario e funanbolico. Joel Schumacher illustra la sua visione della vita così sporca e continuamente frustata dalle piccole cose che l'uomo si porta dietro più per costrizione e accettazione della realtà che per suo spirito e richiamo. Il numero 23 e le sue leggende sono un prestesto per svelare la vera realtà, rispolverare un passato che era stata l'ossessione del protagonista, poi ne è guarito ma il destino è sempre beffardo verso qualcuno: il problema è arrivare vivi alla soluzione del problema.
Ottima costruzione e disorientamento dello spettatore, forse troppo, ma i parecchi buchi di sceneggiatura rovinano e si fanno sentire. Un buon ritmo e una stupenda fotografia per un film a così budget ristretto.
Da vedere.

Un film di Joel Schumacher.Con Jim Carrey, Virginia Madsen, Logan Lerman, Danny Huston, Lynn Collins.  Drammatico, durata 95 min. - USA 2007

lunedì 22 ottobre 2012

Ricordando: Money Train



Money Train (1995)

Dopo gli Arma Letale, questo è l'ennesimo tentativo di lanciare la coppia, già piaciuta in "Chi non salta bianco è" (dal titolo italiano orrendo e impronunciabile), Harrelson e Snipes, un po' come Gould e Sutherland in S.P.Y.S dopo M.A.S.H.
L'idea funziona, anche se un po' bambinesca, ma meglio restare in superficie e godersi l'azione perchè da una trama così semplice non ci si possono aspettare riferimenti e indagini sull'etnia ecc. Meno male che c'è Jennifer Lopez, più pulita e genuina che mai, portoricana a mettere un bilanciere tra i due protagonisti. Pare che il copione sia stato seguito poco nei duetti dei due personaggi, e si sente, ma il tutto galleggia su di uno humour molto semplice e poco velenoso, molto di Bronx o comunque da pubblico americano.
L'azione non manca e la scena finale è da antologia per il ciclo "alta tensione".

Un film di Joseph Ruben. Con Robert Blake, Wesley Snipes, Jennifer Lopez, Woody Harrelson Poliziesco, durata 103' min. - USA 1995

sabato 20 ottobre 2012

Ricordando: I soliti sospetti



I soliti sospetti (1995)

Un anno meraviglioso il '95! Escono al cinema: Seven, Heat la sfida, Casino, Esercito delle 12 scimmie, Die Hard - duri a morire. Singer, Fincher, Mann, Scorsese, Gilliam, Mc Tiernan. Gli anni d'oro per i film di questo genere, merito dei grandi personaggi portati sullo schermo, degli attori che li hanno interpretati, dei registi che gli hanno diretti. Altro punto fondamentale è la storia, la trama, che a volte brilla un po' di più o un po' di meno ma fa comunque del film un evergreen da rispolverare. Qui abbiamo un cast formidabile, Oscar a Kevin Spacey, ma anche Del Toro, Baldwin ecc. Siamo all'inzio delle sperimentazioni di sceneggiatura, dopo Tarantino il cinema ha voglio di cambiare volto e cominciare a costruire secondo queste nuove regole mai scritte. Funzione fino alla fine, veloce, dinamico, imprevedibile (o quasi). Singer è stato bravo a chiudere la storia all'ultimo secondo, lo spettatore allibito e spaventato da quello che ha capito non deve avere tempo a farsi domande sul film, perché la maggior parte sarebbero frottole. Quindi una vera trama non ce l'ha ma funziona lo spettacolo d'illusione. Singer firma conq uesto il suo secondo lungometraggio. Ottimo lavoro!

Un film di Bryan Singer.
Con Stephen Baldwin, Kevin Spacey, Chazz Palminteri, Gabriel Byrne, Benicio Del Toro. Titolo originale The Usual Suspects. Giallo, durata 105' min. - USA, Germania 1995

giovedì 18 ottobre 2012

Ricordando: Terminator salvation



Terminator Salvation (2009)

Terminator 3 è stato deludente, sprecato, insopportabile: c'era bisogno di una leva scatenante per non lasciare che la "leggenda" perda fama e fans e che il pubblico si risvegli fra qualche anno per andare al cinema a vederne i remake. Allora McG si è sentito tanta di quella responsabilità addosso che, inanzitutto, dare vita a un'opera simile, con il profumo di una nuova trilogia, tutta nel futuro ecc, comportava un monopolio registico ma anche con i dovuti inchini e omaggi ai maestri Winston e Cameron. Così è stato. Il risultato? un film con poca poesia, poco romanticismo, in un futuro freddo, dilaniato, ma con ancora il cuore pulsante dei sopravvissuti. La forza della Resistenza è abbastanza invisibile, poco lavoro di squadra, molti nemici anche tra gli umani. Gli attori sono azzeccati, la regia è giovanile, per un pubblico molto più adoloscenziale che nostalgico, ma i fan non sono stati delusi, anche perchè fino all'ultimo secondo molte unghie stridono di fronte alle pighe della sceneggiatura che rischiano di non combaciare con la storia dei primi due capitoli. Invece poi i conti tornano, anche se davvero in extremis e grazie a voci fuori campo che fan da "tappo da falla".Un film che è chiaramente dedicato più che alla filosofia dei primi due, alla regia, alle inquadrautre, alla coerografia degli attori, a particolari ma immortali movimenti dei Terminator. Spettacolare ma con una fotografia sbagliata continuamente, ma non è questo il problema. Il difetto più grande, di cui il film ne è il primo portatore ma non la causa, è la storia e il poco interesse che riesce a sviluppare. Non era la storia il punto cardine di Terminator, bensì l'inquietudine che umani sovrumani non umani possono portare nella nostra quotidianità. E poi, un futuro che dimentica il progresso degli ultimi anni perchè deve saltare dal 1997 al 2018 è un po' stridente per un pubblico troppo giovane.


Un film di McG. Con Christian Bale, Sam Worthington, Moon Bloodgood, Common, Bryce Dallas Howard, Michael Ironside. Azione. durata 115 min. - USA, Germania, Gran Bretagna 2009

domenica 14 ottobre 2012

Al cinema: Ted




Ted (2012)

Un cartone per adulti fatto a film e non un filmanzichècartone per bambini. Seth Mac Farlane ha ammesso che se lo avesse realizzato come film d'animazione non avrebbe funzionato perchè non ci sarebbe stato quel contrasto sufficiente tra gli attori e l'orso, così da coinvolgere di più lo spettatore.
Molto americano, come i Griffin o American Dad, battute velenose, infide, sporche, esagerate senza mai una pausa. Tenero, romantico e nemmeno così superficiale e Wahlberg ha capito che deve smettere di fare i film d'azione ma dovrebbe dedicarsi alla recitazione seria; qui finalmente ci riesce.
Volgare e non si lascia scappare nessuno, figurarsi gli ebrei o l'11 settembre! Volgare ma non cattivo, è il ritratto dell'ingenuità americana, ne è la prova la scena con Sam Jones (i veri nostalgici si commuoveranno di fronte al loro vecchio idolo). Quando si svela troppo la struttura del film, la storia e la favola, perde parecchio coinvolgimento. Il regista poteva abbandonare l'accademia per il finale, ma nessuno si è lamentato troppo. Ted è unico e speciale, il sogno di ogni uomo/bambino fancazzista che non ha voglia di vivere nella realtà del presente ma nei sogni della vita vissuta e futura.

Un film di Seth MacFarlane.
Con Mark Wahlberg, Mila Kunis, Seth MacFarlane, Joel McHale, Giovanni Ribisi. Titolo originale Ted. Commedia, durata 106 min. - USA 2012

lunedì 8 ottobre 2012

RIcordando: Terrore dallo spazio profondo



Terrore dallo spazio profondo (1978)

Remake de L'invasione degli Ultracorpi di Don Siegel. Nessun pretesto politico (anche se They Live di Carpenter potrebbe ispirarsi parecchio a questa pellicola!) o critica o accenno, ma solo paura, suspense senza effetti speciali (o quasi). Azzeccato tutto, dai personaggi all'ambientazione al pessimismo che di rado in questi regna sovrano come qui, ma i lieti fine non sono sempre d'obbligo.
Donald Sutherlan non è l'eroe che ci si aspetterebbe ma riempie la scena e trascina fino al tanto atteso finale che porterà lo spettatore a farsi domande anche di fronte all'evidenza.
Ottima pellicola, di un taglio molto europeo, fine. Se non per il ritmo non sente il peso degli anni.

Un film di Philip Kaufman.
Con Donald Sutherland, Brooke Adams, Leonard Nimoy, Veronica Cartwright, Jeff Goldblum, Art Hindle, Lelia Goldoni, Kevin McCarthy, Don Siegel, Robert Duvall Titolo originale Invasion of the Body Snatchers. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 115' min. - USA 1978

martedì 2 ottobre 2012

Ricordando: Posti in piedi in Paradiso



Posti in piedi in Paradiso (2012)

Verdone vuole sollevarsi dal classicismo odierno della quotidianità e presenta una situazione estrema, comunque cara al cinema italiano, che svelerà strane conseguenze e fini all'interno di un trio di 3 ex mariti disperati e senza soldi che condividono le disgrazie e i magri successi.
Ideale la scelta di base, quella di tre attori, personaggi e non macchiette, dell'ultimo cinema italiano moderno che rispolverano un po' loro stessi e cercano di portare fuori il meglio di ciò che lo stesso spettatore rappresenta, senza mai però ritrarlo completamente. Lì Verdone si ferma, non ci riesce. Non regge la storia, si perde tra i personaggi e le gag (lente e non così divertenti) e il suo personaggio è forse l'urlo rivelatore di ciò che il suo essere adulto è oggi: uno sfogo che ritrae lo spaesamento e la disperazione di un'Italia in crisi sempre più lontana dai suoi cittadini.
Per un pubblico adulto.

Un film di Carlo Verdone.
Con Carlo Verdone, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Micaela Ramazzotti, Diane Fleri. Nicoletta Romanoff, Nadir Caselli, Valentina D'Agostino, Maria Luisa De Crescenzo, Giulia Greco, Gabriella Germani, Roberta Mengozzi Commedia, durata 119 min. - Italia 2012.

RIcordando: Immaturi - il viaggio



Immaturi - il viaggio (2012)

La Grecia salva tutti colori che vi approdano a quanto pare, peccato che non riesca a salvare sè stessa. Il viaggio dei nostri "carissimi" lascia da parte il tema della vita e fa fiorire quello dell'amicizia e in posti lontani dalla patria, dal traffico, dalla quotidianità, funziona sempre. Il film ripropone tante piccole avventure come nel primo, ma qui la favola si fa più grande e i giochi portano più risate sul pubblico, ma nemmeno troppo di più. Il difetto è sempre lo stesso anche qui: la storia. Che non esiste, non c'è. I personaggi non compiono nessun percorso di svolta, è un film/ritratto della vita come siamo abituati ormai a vedere. Ma il tutto viene mascherato proprio grazie ai maestri di sceneggiatura e agli attori che entrambi azzeccano il loro ruolo, ma non può essere sempre tutto fine a sè stesso.

Un film di Paolo Genovese.
Con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita Caprioli.  Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli, Giovanna Ralli, Lucia Ocone, Alessandro Tiberi, Francesca Valtorta, Lavinia Longhi, Aurora Cossio, Rocio Muñoz Commedia, durata 100 min. - Italia 2012

Ricordando: Immaturi




Immaturi (2011)

Una tenera commedia, non priva di ritmo, sceneggiata molto bene e recitata altrettanto bene, con gli attori azzeccati, le location suggestive, insomma, tutto al suo posto. Peccato che la storia sia il tallone d'Achille in questi film all'italiana. Il messaggio di fondo non dovrebbe essere legato solo ed esclusivamente al carpe diem e alla gioia di ogni singolo momento della vita di ciascuno di noi, perchè è un insegnamento trito e ritrito, che se non fosse stato davvero per gli attori che portano sullo schermo le loro vicende, anche se scontate, comunque provate e bene inserite nella storia, non vi sono moli o spiagge ove attraccare per porre fiducia in questo cinema.

Un film di Paolo Genovese.
Con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita Caprioli, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli, Giovanna Ralli, Alessandro Tiberi, Michele La Ginestra, Giulia Michelini Commedia, durata 108 min. - Italia 2011

lunedì 1 ottobre 2012

Speciale: The Wrestler



The Wrestler (2008)

Memorabile! Inseguire gli eroi sul palco e nella vita privata non ha certo le stesse aspettative e come voyeur Aronofsky non è affatto alle prime armi. Lo si vede avvicinarsi al proprio protagonista come un fan che accompagna l'eroe alla battaglia, anche perchè è quello di cui lo stesso ha bisogno per sopravvivere (o morire da vincente). Non si cerca la pietà bensì quella forza che non fa mai arrendere Randy "The Ram" nemmeno nella vita privata. Ma il suo mondo non è la vita reale. La sua famiglia sono gli anni Ottanta, il pubblico e i colleghi del wrestling. Sono gli unici che gli vogliono bene! L'unica realtà in cui è in grado di vivere. Lo stesso nightclub è un mondo fittizio dove c'è spettacolo, denaro e "scambio  di merci"; e lui vi si trova bene. Per il personaggio è tardi rifarsi una vita ma non getta la spugna e fa quello che sa fare meglio, combattere per lo spettacolo, per la gloria, per il pubblico che lo ama e per restare nella memoria dello sport. Proprio per quest'ultima lui si sacrifica regalando al pubblico la sua più estasiante evoluzione: il salto dalle corde, ma il regista grazie al nero cinematografico allontana gli occhi dall'ultimo secondo e lascia l'eroe vibrare nell'aria come un grande campione. Bruce Springsteen accompagna i titoli di coda.

Un film di Darren Aronofsky.
Con Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Mark Margolis, Todd Barry. Drammatico, durata 109 min. - USA, Francia 2008