Carnage (2011)
Dalla prima inquadratura/scena si intuisce l'obiettivo di Polanski ma non il percorso che vuol percorrere ma si sa che il ritratto critico dentro le persone è il suo punto di forza e non c'è niente di meglio che rinchiuderne 4 in una stanza (dove nessuno è obbligato a restare) per svelarne non uno alla volta ma tutti contemporaneamente senza abbandonarne dettagli o offrire in anticipo allo spettatore idee abbozzate per evitare fraintendimenti. Ovviamente (e non per caso) salta alla luce un'idea hitckockiana di Nodo alla gola, ma se lì i personaggi (i protagonisti cattivi) sono vittime della società e di ciò che offre all'uomo qui abbiamo la condanna di chi forma la società e quest'ultima è vittima. I protagonisti della prima sequenza li ritroviamo alla fine come se nulla fosse, ma tutto accade nell'appartamento, dove gli oggetti più futili fanno crollare l'animo umano e il pensiero sulla vita della prole passa ogni tanto nei discorsi ed è solo motivo di collegamento tra le liti (e non) dei personaggi che riescono così a svelare la loro rabbia repressa e dimostrare di essere creature senza carattere, come burattini che non hanno risposte e mai le avranno.
Un film di Roman Polanski.
Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly Titolo originale Carnage. Drammatico, durata 79 min. - Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011