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venerdì 31 agosto 2012

Speciale: Carnage


Carnage (2011)

Dalla prima inquadratura/scena si intuisce l'obiettivo di Polanski ma non il percorso che vuol percorrere ma si sa che il ritratto critico dentro le persone è il suo punto di forza e non c'è niente di meglio che rinchiuderne 4 in una stanza (dove nessuno è obbligato a restare) per svelarne non uno alla volta ma tutti contemporaneamente senza abbandonarne dettagli o offrire in anticipo allo spettatore idee abbozzate per evitare fraintendimenti. Ovviamente (e non per caso) salta alla luce un'idea hitckockiana di Nodo alla gola, ma se lì i personaggi (i protagonisti cattivi) sono vittime della società e di ciò che offre all'uomo qui abbiamo la condanna di chi forma la società e quest'ultima è vittima. I protagonisti della prima sequenza li ritroviamo alla fine come se nulla fosse, ma tutto accade nell'appartamento, dove gli oggetti più futili fanno crollare l'animo umano e il pensiero sulla vita della prole passa ogni tanto nei discorsi ed è solo motivo di collegamento tra le liti (e non) dei personaggi che riescono così a svelare la loro rabbia repressa e dimostrare di essere creature senza carattere, come burattini che non hanno risposte e mai le avranno.

Un film di Roman Polanski.
Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly Titolo originale Carnage. Drammatico, durata 79 min. - Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011

Ricordando: è già ieri


è già ieri (2004)



Remake di Ricomincio da capo con Bill Murray ma per chi non l'avesse visto godibile e divertente. Molto semplice nell'impostazione ma punta il dito sullo spettatore chiedendo esplicitamente cosa avrebbe fatto se si fosse trovato in quella situazione. Molto vario, comico e non, riflessivo nei momenti giusti e grossolano all'italiana, coivolgente ma senza una spiegazione finale del perchè e del come. Forse l'interesse per la risposta si riesce a perdere durante la visione grazie al lieto fine che tutti sperano ma da lì l'originalità si perde e resta il dubbio se voler tornare indietro o no. Albanese (e De Luigi) in gran forma.

Un film di Giulio Manfredonia.
Con Antonio Albanese, Fabio De Luigi, Goya Toledo, Pepon Nieto, Beatriz Rico. Commedia, durata 102 min. - Italia, Spagna, Gran Bretagna 2004

domenica 26 agosto 2012

Ricordando: Tutti gli uomini del deficiente



Tutti gli uomini del deficiente (1999)

Della serie, o ora o mai più. Un cast così vario, unico, bestiale e unito è difficile ritrovarlo sul grande schermo. Un film tv dalle sorprese continue, rivederlo oggi è un tuffo nostalgico nellItalia di fine anni Novanta: un'Italia spensierata, giocosa, trasandata e critica. Purtroppo un film davvero senza pretese quando mancava davvero poco a tirare fuori il genio che un esercito di comici avrebbe potuto lanciare e rendere un vero cult all'italiana. Citazioni continue, gag e battute televisive ininterrotte, il tutto senza un filo logico, ma non c'è problema fino a quando lo spettatore non riesce più a trovarvi interesse e capisce che è tutto fine alla risata.
Senza mai usare i piedi di piombo si sperimentano idee, inquadrature, si cerca di fare arte con la regia e il montaggio, per una volta che la produzione dà campo libero. Da vedere

Un film di Paolo Costella. Con Claudia Gerini, Arnoldo Foà, Paolo Hendel, Marina Massironi, Francesco Salvi, Rosalina Neri, Renzo Rinaldi, Francesco Villa, Giovanni Esposito, Gigio Alberti, Barbara D'Urso, Luigi Rosatelli, Francesco Paolantoni, Alessandro Besentini, Gioele Dix, Carla Signoris, Alessia Marcuzzi, Maurizio Crozza, Barbara Snellenburg, Bebo Storti, Luciana Littizzetto, Luciana Littizzetto, Dodo Oltrecolli, Francesco Mandelli, Emanuele Cerman Commedia, durata 110 min. - Italia 1999

lunedì 20 agosto 2012

Ricordando: Pelham 123



Pelham 123 (2009)

Ieri è morto Tony Scott. Per restare in tema parliamo del suo penultimo film. Da qui si nota il suo spirito giovanile, legato alle nuove generazioni, alle leggi dei generi di oggi, con gran attenzione alla moda musicale, grafica, registica. Molto adolescenziale, lo è sempre stato, ma qui è frettoloso nel chiudere e aprire le porte che si presentano lungo il percorso e nè Denzel Washington nè John Travolta sono pienamente convinti nei loro ruoli. Washington è visivamente ingrassato mentre Travolta non sa quanto offrire della sua pazzia d'attore per il suo ruolo in bilico tra il pazzo e il pianificatore.
Non regge il collegamento filo economico con Wall Street e il gioco si conclude appena escono fuori dalla metropolitana. Nulla di nuovo e di originale made in New York.

Un film di Tony Scott.
Con Denzel Washington, John Travolta, John Turturro, Luis Guzmán, Michael Rispoli. Titolo originale The Taking of Pelham 123. Drammatico, durata 108 min. - USA, Gran Bretagna 2009


domenica 19 agosto 2012

Ricordando: Profondo rosso



Profondo rosso (1975)

Dario Argento, dopo aver esordito 5 anni prima con L'uccello dalle piume di cristallo, continua  con il thriller, Il gatto a nove code, e continua con il meno riuscito ma pur sempre interessante Quattro mosche di velluto grigio, in un anno in cui l'Italia sforna Amici miei, Fantozzi, Salò o le 120 giornate di Sodoma, Professione reporter e sforna così il suo capolavoro che sale ai vertici delle classifiche in un lampo e diviene un classico del cinema thriller horror, da cui v'è solo da imparare.
Una carriera in salita, con un stile sempre più maturo, sperimentale, curato e ricercato a tal punto da girare le scene tra Torino, Roma, Perugia ecc, identificando l'ambiente con un limbo inesistente ma pericoloso, cupo, invadente e caotico, anche in assenza di personaggi e comparse.
Il genio Argento non si limita agli ambienti in città diverse, perchè la collocazione di comparse volutamente immobilizzate come manichini è una scelta condizionata dall'arte Pop che alimentava pubblico in quegli anni e da Kubrick dal suo Il bacio dell'assassino, ottimo spunto per giovani esordienti affamati di horror nel thriller. Per quanto la storia sia un classico del thriller il regista era in dovere di inserirvi elementi surreali per ottenere l'inquietudine e l'atmosfera necessaria per salire dal livello terreno che ci lega alle trame del thriller per proseguire in un mondo affamato di sangue e morte al di là delle nostre capacità. Nessuno dei buoni riesce a "graffiare" minimamente i colpevoli, ma questi saranno flagellati e torturati dalla stessa scenografia e dal mondo orrorifico che Argento ha creato per loro. L'espressionismo, l'alienazione dell'uomo è basilare ai fini della conoscenza di ciò che un minimo quesito può far trasportare un personaggio al di fuori di ciò che gli è consentito conoscere. Le leggi esistono e si diversificano per ogni mondo che si attraversa. Chi può parlare, chi può uccidere, chi si può salvare e chi deve stare solo sono queste le leggi che portano al protagonista a non poter chiedere aiuto. Questo è la miglior arte che l'horror italiano ha creato e ha influito così nel campo internazionale portando i registi d'horror di oggi a rinchiudere i soggetti in ambienti che sono invalicabili e senza risposte per antonomasia: stanze chiuse, prigionieri della mente e delle allucinazioni, claustrofobia ecc.
Musiche, giochi di regia, esperimenti a non finire e un'infinità di giochi che Argento fa con lo spettatore che non si possono contare!!

Un film di Dario Argento.
Con David Hemmings, Clara Calamai, Macha Méril, Eros Pagni, Giuliana Calandra. Giallo, durata 123 min. - Italia 1975

venerdì 17 agosto 2012

Speciale: U-Boot 96




U-Boot 96 (1981)

Da vedere la versione da 3 ore e venti!! Un capolavoro antimilitarista made in Germania che consacrò Wolfgang Petersen sul mercato internazionale. Un film claustrofobico, girato al novanta per cento all'interno del sottomarino, con un equipaggio di 43 persone, movimenti continui, adrenalina alternata a momenti di silenzio obbligatorio e panico sovrallimite. Il sottomarino come corpo umano e non come macchina bellica. Il ritratto della guerra è assottigliato da un riassunto "marittimo" e lontano, quasi esclusivamente sonoro!
Effetti sonori appunto da Oscar e un'interpretazione del cast più che azzeccata, rovinata purtroppo dal duro doppiaggio italiano che non sfiora lontanamente l'atmosfera subacquea creata magistralmente dal regista.

Un film di Wolfgang Petersen. Con Jürgen ProchnowKlaus WennemannHerbert Gronemeyer Titolo originale Das BootGuerra, durata 140' min. - Germania 1981.

mercoledì 15 agosto 2012

Atto di forza (1990)



Atto di forza (1990)

Uno dei più acclamati Verhoven,più visivi,magici,ma non più semplici come struttura e visione filosofica del mondo in mondi paralleli.
Non c é di chi fidarsi ma nemmeno proprio da prendere sul serio nessuno. La struttura fisica della cittá è in metamorfosi con l'uomo e viceversa.Se il destino dell'umanitá è trasformarsi e sopravvivere con la paura di essere riprogrammati come veri e propri computer allora solo i miti e i grandi eroi possono salvarci!
Meravigliosi effetti e in gran quantità come piace al regista.
Presto uscirà nelle sale il remake


Un film di Paul Verhoeven.
Con Arnold SchwarzeneggerRachel TicotinSharon StoneRonny CoxMichael Ironside.
Titolo originale Total RecallFantascienza,  durata 109' min. - USA 1990

sabato 11 agosto 2012

Ricordando: Black Rain




Black Rain (1989)

Uno dei film "all'americana" più belli mai girati! Lo sbarco in nuove frontiere non smonta i protagonisti, impavidi cowboy, che cercano sempre di far loro la terra che calpestano. La città di Osaka però è un pianeta lontano, usi e costumi così pazzeschi da essere un luogo sconvolgente e di perdizione, che si avvicina molto alla Los Angeles di Blade Runner. Ma la gente qui, anche se rimasta indietro con le culture "occidentali", crede ancora negli antichi e più alti valori come l'onore, il coraggio, il sacrifico, l'onestà. Michael Douglas, impavido produttore narcisista, non si fa mai staccare la telecamera di dosso ed è lui stesso l'America, i suoi stereotipi, i suoi modelli, il suo fascino. La pioggia sporca però è indelebile e la ferita della bomba atomica sarà sempre aperta, i buoni e i cattivi sono equivoci e la mafia giapponese lavora in piena luce, come un veleno che scorre per le vie della città. I cavalieri dall' "altro mondo" riusciranno fino all'estremo a impegnarsi nei loro doveri professionali e morali e qui si vede il vero Ridley, che pare si perda in nostalgie tra le strade di Osaka, ma il suo tocco nel ritrarre il "vero" uomo è inconfondibile e impareggiabile


Un film di Ridley Scott.
Con Andy Garcia, Michael Douglas, Kate Capshaw, Ken Takakura, Yusaku Matsuda.
Titolo originale Black Rain. Giallo, durata 125 min. - USA 1989

giovedì 9 agosto 2012

Ricordando: La peggiore settimana della mia vita



La peggiore settimana della mia vita (2011)

Facciamo un balzo in avanti ma due indietro. Il cinema italiano ha capito che deve puntare sulla sceneggiatura, sulla storia di formazione dove il percorso da seguire e l'obiettivo finale da raggiungere sono i punti cardine per risvegliare lo spettatore e metterlo di fronte alle più svariate soluzioni drammaturgiche che non eravamo più abituati a incontrare nelle ultime pellicole di casa nostra. L'atmosfera non è passiva come le pellicole di Veronesi e non ancora matura come Salvatores, ma ci teniamo alti con la "nostra" comicità che dove rischia, raccoglie dal passato, da Fantozzi al primo Pieraccioni. Si sente molto il profumo di humour inglese, origine del romanzo da cui è tratta la vicenda. Tra gli odori di Funeral Party e Benvenuti al Nord, scopriamo una nuova Italia, più fredda e cinica di quella che siamo abituati a vedere. Prodotto valido, ma presentato troppo "made in Italy" e il pubblico ne è rimasto deluso. Ottimo cast e si ride parecchio!

Un film di Alessandro Genovesi.
Con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Monica Guerritore, Antonio Catania, Alessandro Siani. Commedia, durata 92 min. - Italia 2011.

martedì 7 agosto 2012

Speciale: Speed



Speed (1994)

Il film che segna il punto di non ritorno del nuovo cinema hollywoodiano d'azione! In quasi due ore di film non c'è un solo momento di pausa, ma solo adrenalina, velocità, nuovi eroi che corrono su superstrade e autostrade senza mai fermarsi. Non possono sennò muoiono. Come un messaggio al futuro: chi si ferma muore ma chi arriva in fondo vince tutto! Dalla "semplice" trama ma dai personaggi staordinari (Hopper, Reeves e la Bullock sono strabilianti) e dalla fotografia perfettamente losangelesca (il regista viene dalla direzione fotografica di pellicole come Die Hard, Black Rain, Arma Letale) e con un montaggio innovativo e perfetto lo spettatore si di trovarsi in una svolta dei film d'azione. Non ci saranno più i Robocop, i Terminator, Demolition Man, Cliffhanger,  perchè il terrore è più veloce, infido, invisibile, pericoloso, come già hanno accennato le pellicole: Il fuggitivo, Un giorno di ordinaria follia, Una vita al massimo, Il silenzio degli innocenti.
Rischia di perdersi negli anni, ma è una pellicola ancora fresca, dinamica, da rifnrescare ogni tanto.

Un film di Jan De Bont.
Con Jeff Daniels, Sandra Bullock, Dennis Hopper, Keanu Reeves, Joe Morton. Avventura, durata 116' min. - USA 1994

domenica 5 agosto 2012

Ricordando: Insider - Dietro la verità





Insider - dietro la verità

Michael Mann svela ancora una volta a 360° i volti di un'America tanto corrotta quanto trasparente. Si mettono a nudo i problemi della libertà di stampa e comunicazione presentandone l'aspetto istituzionalista in piena luce dei suoi difetti. Non c'è speranza per la sincerità e il sacrifico non è più un'ideale da ultima speranza perchè non funziona più. Gli ideali nell'universo di Mann sono inseguiti ma impossibili da raggiungere completamente e portare al compimento fisico e spirituale. La regia è come la supervisione monopolistica che regge il mondo: ovunque, pressante, mai ferma (only steadycam!), evoluzionistica, indispensabile, perchè per portare sullo schermo 2 ore e mezza di pellicola era necessario un ritmo incessante e potente sia per le scene di confusione che di analisi personale, come nei lunghi momento di silenzio che compie Russel Crowe, ingrassato ma sbalorditivo.

Un film di Michael Mann.
Con Al Pacino, Diane Venora, Russell Crowe, Lindsay Crouse, Christopher Plummer.
Titolo originale The Insider. Avventura, durata 157 min. - USA 1999

giovedì 2 agosto 2012

Ricordando: Full Frontal



FULL FRONTAL (2002)

L'angoscia di un mondo senza più una realtà definita è ciò che vede Soderberg nella gente, in coloro che hanno bisogno di sentirsi vive, perchè sono già morte dentro ma non lo sanno. La filosofia del regista va pari con la sua tecnica registica, imprevedibile ma lenta, varia e forse un poco falsa, insapore a volte. Molto Gus Van Sant, forse il nome del personaggio che fa da produttore e che viene ripetuto spesso è un omaggio al regista di Elephant. Troviamo un film nel film nel film, dove il cinema viene elogiato, ridotto in pellicola grassa e sporca, pubblicizzato, indefinito, allontanato dal pericolo che è l'indifferenza, il nulla, il piattume dei giorni nostri forse. Soderbergh è dal primo lungometraggio che sbatte in faccia allo spettatore il ritratto di un cieco, cosìcchè si è imbarazzati a guardare, non si più come ascoltare, dove indirizzare l'attenzione. Il pubblico è perduto e così il flop ne è stato la conseguenza. Ma elogio a Cannes, truffautiano, felliniano, ma siamo nel 2002 e Fight Club ha già lasciato il segno. Non bisogna ritrarre ciò che è morto ma bisogna costruire in posti nuovi, abbandonando lo sporco rude digitale volgare ma rimpiangere l'analogico e le sensazioni che esso offriva, attraverso nuove strutture e tematiche, idee e ideologie.

Un film di Steven Soderbergh.
Con David Duchovny, Julia Roberts, Brad Pitt, Nicky Katt, Catherine Keener.Commedia, durata 111 min. - USA 2002

mercoledì 1 agosto 2012

Ricordando: Poseidon



Poseidon (2006)

Uno dei film più catastrofici e curati mai girati! Il rischio di floppare era alto (dopo Titanic i disastri dei translatantici era difficile riportarli sul grande schermo) ma la grande produzione e la scaltrezza del regista hanno evitato che questo potesse accadere puntando tutto sull'azione immediata, continua, dagli effetti anch'essi curati nel dettaglio e nella maestosità. Freddo, crudo, veloce, forse ancora troppo vicino alla Tempesta perfetta ma il regista vuole dare spazio alla natura sempre minacciosa, sempre pericolosa e come un dio poter annullare la vita di un personaggio in un attimo. Non c'è più speranza ma la voglia di soppravvivere. Niente morale sui personaggi, c'è solo caos, distruzione e un percorso nascosto da seguire.
Da vedere al cinema o in bluray. Effetti speciali all'avanguardia e scenografie da urlo!

Un film di Wolfgang Petersen.
Con Kurt Russell, Josh Lucas, Richard Dreyfuss, Jacinda Barrett, Emmy Rossum. Avventura, durata 99 min. - USA 2006

Al cinema: Killer Elite






Killer Elite (2011)

Dal pacchetto così confezionato (Statham, De Niro, Owen) ci si aspetterebbe un fracassone di spionaggio decorato solo da azione e scontri a fuoco. Per fortuna si va oltre e si indaga sulla Sas e su ciò che formava il mondo dei killer nel 1980. La storia è ispirata da un libro di Ranulph Fiennes.
Serio, freddo, dal ritmo azzeccato, forse troppo breve la pellicola, anche se raggiunge tranquillamente le due ore, ma ci sarebbe stato più da dire e più da approfondire.
Un omaggio alle pellicole anni Novanta, ancora basate sulla velocità di scambio di ruoli, passaggi di testimone, inseguimenti e indagini più che sull'azione da spettacolo e lo humour spicciolo, qui assente.
In bilico tra Nessuna Verità di Ridely Scott e Ronin di Frankenheimer ma mai banale, anzi dotato brillantezza, aiutato dall'ambientazione che a tratti diventa nostalgica. Ottimo cast e ruoli azzeccati fino all'ultimo.

Un film di Gary McKendry.
Con Jason Statham, Clive Owen, Robert De Niro, Dominic Purcell, Aden Young. Azione, durata 116 min. - USA, Australia 2011