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domenica 30 dicembre 2012

Ricordando: Americani



Americani (1992)

Un'ottima prova d'attori, teatrale ma senza alti e bassi nel ritmo e senza inizio e fine della storia.
Questo è un ritratto della guerra che si combatte ogni giorno negli uffici degli agenti immobiliari e i soldati sono acerrimi  nemici e concorrenti e che girano la loro bandieruola sempre dove il vento tira. Farcito di lezioni di vita, sopravvivenza nella giungla e scontri verbali volgarmente sofisticati ma veri!
Ottimi attori, tutti formidabili e al loro posto che entrano ed escono come se fossero vestiti di una lavanderia appesi al binario, puliti e stirati anche se vestono personaggi sporchi, falsi, ambigui, corruttibili, fragili e umani.
L'inferno che tutti i giorni viene costruito da fandonie dei venditori distrugge il mondo che li circonda, creando la realtà e la vita intorno al tavolo dove è seduto il cliente con il venditore. L'unica cosa importante è la firma sul contratto, nient'altro.


Un film di James Foley.
Con Jack Lemmon, Ed Harris, Alec Baldwin, Jonathan Pryce, Al Pacino.
Titolo originale Glengarry Glen Ross. Drammatico, durata 100' min. - USA 1992

Ricordando: 1855 - La grande rapina al treno




1855 - La grande rapina al treno

Un ritratto molto interessante dell'Inghilterra in quegli anni attraverso un stile sciolto e trasparente, a volte un po' troppo. Dettagliato, curato, preciso, Michael Crichton ricostruisce alla perfezione una rapina realmente accaduta nel 1855, lasciando molto nelle mani degli attori protagonisti, che hanno fatto il loro dovere rispettando ruoli e posizioni, cosa non facile nei film d'azione in costume.
Divertente, un po' fuori moda per essere del 1978, e troppo lontano dai classici se comparato a Butch Cassidy e Sundance Kid, Un colpo all'italiana, La stangata ecc. Ma è fluido, sincero, freddo e secco.
Il ritmo sempre caldo e dialoghi perfetti assicurano divertimento e intrattenimento allo spettatore (perchè poi è sempre questo quello di cui bisogna parlare) il quale riesce a illuminarsi di fronte alla miriade di dettagli presentati con un pizzico di gigioneria registica

Un film di Michael Crichton.
Con Donald Sutherland, Sean Connery, Lesley-Anne Down Titolo originale The First Great Train Robbery. Avventura, Ratings: , durata 111' min. - USA 1978

mercoledì 26 dicembre 2012

Speciale: Mean Streets



Mean Streets (1973)

Troppo ci sarebbe da scrivere se si volesse inserire storicamente la pellicola negli anni che hanno forgiato il nuovo cinema americano, l'influenza delle neo avanguardie, citazioni di Truffaut, Godard e (nel classico) di Hawks. Scorsese sa quello che fa. Ha coraggio ma si dimostra genuino, fedele al suo credo. Si nasconde nella notte, come un non troppa voglia di portare fuori dal passato una storia autobiografica dipinta col sangue e la violenza, sia carnale che spirituale. Non a caso la pellicola passa ininterrottamente tra feste italiane, processioni, cristi e madonne. Semplice ma veramente pulsante la storia raccontata. Ricca di vita, d'azione, di sentimenti, paure e personaggi folli e inseriti pienamente nell'atmosfera.
Grandiosi De Niro e Keitel. La telecamera non li molla un secondo, a distanza veramente ravvicinate e inseguimenti straordinari, semplici, ma vivi!
Ottima colonna sonora. Cameo della madre di Scorsese nelle ultime scene.

Un film di Martin Scorsese. Con Robert Carradine, Harvey Keitel, Robert De Niro, Cesare Danova, David Carradine. Drammatico, durata 110 min. - USA 1973

Ricordando: La grande fuga



La grande fuga (1963)

Una grande storia, dalla grande sceneggiatura e dall'ottimo cast. Non datato, ma troppo in luce lo Star System che suona dietro ogni stella presentata sullo schermo. Charles Bronson e Steve Mc Queen in primis. Ma combattono veramente da professionisti, come tutto il cast. Pleasence e Attenborough in prima linea, per non citare Coburn e Garner.
La parola d'ordine è onore. Onore all'ordine militare, qualunque nazione rappresenti. Onore all'uomo, ai valori. Non c'è violenza in questa pellicola, zero sangue, ma anzi umanità, solidarietà, valori in campo, la confessione (diretta o meno) dei propri errori e i premi per gli sforzi. Un po' retorico ma lontano anni luce dal   buonismo gratuito e il finale ne è la prova. Una parabola grandiosa, kolossal per l'epoca e un evergreen per ogni palato


Un film di John Sturges. Con Charles Bronson, James Coburn, Donald Pleasence, James Garner, Steve McQueen, Richard Attenborough Titolo originale The Great Escape. Guerra, durata 168' min. - USA 1963

RIcordando: I 3 giorni del Condor




I 3 giorni del Condor (1975)

Ormai un po' datato, ma avvincente e di invenzioni visive e di ritmo veramente efficaci. Ottima regia, accademica e chirurgica. Il senso del tempo è il punto chiave della vicenda, dove nulla ha risposta ma non è importante perchè la vita è in gioco e non si può far altro che scappare. Robert Redford è all'apice della carriera e si vede come si destreggia di fronte alla telecamera, ma è un professionista e si vede.
Sidney Pollack riesce a gestire tutto alla perfezione, anche se a volte anticipa un po' troppo lo stile avanguardistico staccandosi dal classicismo della sua posizione regisitica.

Un film di Sydney Pollack. Con Robert Redford, Max von Sydow, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Addison Powell, John Houseman, Michael Kane, Tina Chen, Hank Garrett, Don McHenry, Walter McGinn, Michael Miller, Jess Osuna, Dino Narizzano, Helen Stenborg, Patrick Gorman Titolo originale Three Days of the Condor. Drammatico, durata 117' min. - USA 1975.

martedì 18 dicembre 2012

Speciale: Hurt Locker

Hurt Locker (2008)



In bilico tra il documentario e il film/diario, un'avventura in diretta all'interno delle missioni americane in Medio Oriente, ormai dipinte con sempre meno storia ma si sviluppano solo i ritratti dei momenti quotidiani,  distanti e onirici, veri in una realtà rallentata, fredda, come sottolineano le didascalie all'inizio del film: una droga, come la guerra.
Kathryn Bigelow si tuffa a capofitto nella vicenda, con la telecamera che sembra un fucile carico e puntato. Un'anima adrenalinica che non dorme mai, non c'è tempo. Nè voglia, la realtà non dorme mai, perchè la notte come il giorno, la vita e la morte, sono gli elementi che anche se distanti possono identificare l'Inferno che si è creato in quei deserti agguerriti. Fotografia digitali ma necessaria. Rapido, svelto, ancora una volta, come tutti i personaggi dei film della Bigelow, davvero distante dall'umano in quanto sentimentale ma strettamente vittima delle circostanze: veri uomini d'istinto, addestrati, coraggiosi, ma che hanno perso il lato umano per tornare coi piedi alla loro realtà.

Un film di Kathryn Bigelow.
Con Jeremy Renner, Anthony Mackie, Guy Pearce, Ralph Fiennes, Brian Geraghty. David Morse, Christian Camargo, Evangeline Lilly Drammatico, durata 131 min. - USA 2008

martedì 4 dicembre 2012

Speciale: L'ultimo boyscout




L'ultimo boyscout (1991)

Tony Scott ha il suo pubblico e se lo porterà fino alla morte. Ma classificare un regista per un certo tipo di pubblico a volte può dissuadere troppo tutti gli altri e così ogni volta che esce una sua pellicola è una sorpresa, bella o brutta. Questo film è la sorpresa più bella a cavallo degli anni Ottanta con gli anni Novanta! La cattiveria e la violenza gratuita di Robocop e Terminator nella vita vera, quella veloce, sporca, schifosa, filosofica ma immorale. Scott ci sguazza in questo mondo e si appoggia al grande Bruce Willis, immortale maestro nella gigioneria d'azione dell'uomo stanco che non ne può dalla vita, ma continua a vincere a modo suo, anche dopo aver "avvisato" i cattivi. Cattivo, violento, quello di cui c'è bisogno. Ottime musiche, fotografie, e sceneggiatura! Soggetto e sceneggiatura sono ai primi posti per l'intero decennio!

Un film di Tony Scott.
Con Bruce Willis, Damon Wayans, Chelsea Field, Halle Berry, Frank Collison. Titolo originale The Last Boy Scout. Poliziesco, durata 105' min. - USA 1991

Ricordando: Spygame



Spygame (2001)

Non è la tecnica il problema di Ridley Scott, anzi, è la mancanza di pathos, di charme, perchè tutto si presenta speciale, notevole, appena viene ripreso. La passività per lo spettatore è il punto debole di Tony Scott per quanto spesso e volentieri potrebbe funzionare abbastanza bene(Top Gun, Ultimo Boyscout, Una vita al massimo, Nemico pubblico).
Robert Redford è praticamente intoccabile, furbo, spiritoso, perfetto, lo stesso si potrebbe dire di Brad Pitt, sempre in forma. Ma se non vi sono elementi di discussione non si può intervenire contro e a pro a film e questo ne è il suo, forse unico, difetto. Il resto è azzeccato, preciso, provato, ritmato, senza mezzi termini, giovanile e seio allo stesso tempo. Ma dopo che succede quando il film è finito?

Un film di Tony Scott.
Con Robert Redford, Brad Pitt, Catherine McCormack, David Hemmings, Stephen Dillane. Spionaggio, durata 126 min. - USA 2001

Al cinema: Argo



Argo (2012)

Se con The Town Ben Aflleck ha voluto provare a sfoderare le sue armi come regista, qui si definisce la sua posizione di regista voyuerista senza appoggiarsi a virtuosismi di regia ma coltivando una forza più matura, diretta, politica, fredda ma provata. Ben Affleck ruota attorno alle figure dei suoi personaggi costruendo un vortice che ruota intorno ai dilemmi di (in primis) verità e falsità, dolore e conoscenza del dolore, impegno senza conoscerne il fine; niente caccia ai soldi stavolta, bensì (anche stravaganti) scelte di vendetta più morale e onorevole (giusta e non). Lo spettatore non viene mai aiutato, anzi, spesso è sommerso da velenose ma silenziose realtà sinistre e pericolose dove la tensione ritarda volutamente a intervenire, per creare il pathos necessario a ritrarre quelle situazioni che troviamo nelle pagine di storia.
Curatissimi e spassosi i momenti a Hollywood durante la costruzione del finto film Argo. Affleck in questi momenti sottolinea ancora una volta il confine tra verità e realtà, tra quello che si può dire e no. Il finale ne è un ultimo manifesto, portando sullo schermo elementi (gadgets) di film di fantascienza e fantasy che sono colonne portanti del cinema di spettacolo. Anche i volti dei veri personaggi della storia sono volutamente messi a confronto con gli attori, per sottolineare maggiormente la differenza ma soprattutto per coinvolgere ancora di più lo spettatore nella storia, anche a film finito!

Un film di Ben Affleck.
Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber. Titolo originale Argo. Drammatico, Ratings: durata 120 min. - USA 2012