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mercoledì 28 novembre 2012

Ricordando: Scanners



Scanners (1981)

Cronenberg, in piena ascesa mentre sta cercando il film che lo possa confermare nel Pantheon degli eletti del cinema horror, pare che abbia trovato un modello splatter psicologico per affrontare la sua misticità che avvolge l'uomo e lo trasforma, fisicamente che psicologicamente.
Qui abbiamo due superuomini, protagonista e antagonista: due Scanners. Telepatici molto potenti e trasformati in questo dal loro padre, uno scienziato. L'horror rimane un po' defilato, per questo il ritmo e l'interesse da parte del pubblico rischia più volte di precipitare, ma la regia e la musica sono fortemente azzeccate e così il tutto, a budget ridottismo, funziona perfettamente. Memorabile lo scontro fra titani sul finale, dove qui veramente vediamo tutti gli ingredienti del cinema horror moderno galleggiare sulla cellualosa!


Un film di David Cronenberg.
Con Jennifer O'Neill, Patrick McGoohan, Stephen Lack, Michael Ironside, Lawrence Dane. Fantastico, durata 102' min. - Canada 1981. - VM 14

giovedì 22 novembre 2012

Speciale: Dark City (1998)





Dark City (1998)

Da dove salta fuori quel capolavoro di Matrix? Probabilmente molto l'ha attinto da qui. La fine del millennio fa scaturire molte idee diverse sulla realtà che ci circonda, mettendo in discussione la nostra concezione di tale. Nasce una nuova filosofia, cupa, dark appunto, pericolosa, che troviamo accennata da lontano in Fight Club, ma quella è creata nella mente di Edward Norton. Qui siamo troviamo teorie fantascientifiche che oggi stanno prendendo forma. Sincretismo, dejavu, esperimenti fisici con influenze psicofisiche e paranormali.
Quattordici anni fa al cinema troviamo un gruppo di alieni che studiano gli umani per trovare una risposta a cos'è la vita e l'anima. Ricostruiscono un'intera città nello spazio e vi collocano esseri viventi, i quali credono di vivere una vita normale e soprattutto di possedere una memoria unica, vera. Tutto falso. Il personaggio protagonista non è altro che un escamotage per avere una storia, e difatti non ne parleremo. Il buco grosso di sceneggiatura non trova risposta per tutto il film: come fa il protagonista ad risvegliare quei poteri, che in teoria ognuno di noi possiede?
Questa è una presa di coscienza che forse un giorno si raggiungerà, ma è un'anticipazione ancora troppo avanti coi tempi e non ci si può permettere di "possederla" perchè sarebbe fuori controllo.
Il film è platonismo puro, ma così estremo non era mai pensato. E' logico pensare che Dark City sia una  metafora del nostro mondo, cosa che ha fatto Matrix l'anno successivo, ma soprattutto fa tremare le fondamenta delle nsotre convinzione e libera la mente umana portandola alla coscienza dell'esistenza come la conosciamo noi. Il trucco è essere preparati, perchè tecnicamente ci si ferma a un ritratto esterno.
Basso successo ma in seguito il film è divenuto un cult. Ottime scenografie e ancora funzionalissimo e ormai indispensabile per il cinema visionario. Ottimo lavoro di Alex Proyas, anche se non è aiutato dall'attore protagonsita. Azzeccato invece Kiefer Sutherland.

Un film di Alex Proyas.
Con Rufus Sewell, William Hurt, Kiefer Sutherland, Jennifer Connelly, Richard O’Brien. Horror, durata 106 min. - USA 1998

venerdì 16 novembre 2012

Ricordando: Ancora 48 ore

Ancora 48 ore (1990)



Ci prova e ci riesce ancora Walter Hill a proporre i due personaggi,non stanchi,forse solo un o' sbigottiti (soprattutto Murphy)qui in dirittura d'arrivo del suo momento d'oro.
Ci troviamo di fronte a un nostalgico e non rivissuto Walter Hill.Le scene d'azione vengono stirate e allungate come se per lo spettatore non ce ne fosse mai abbastanza ed è quello che il regista gradirebbe. Ma si sente l'idea di voler e dover cambiare.Hill si appoggial passato per non rischiare male,per un sequel che non ha visto la luce per 8 anni dal primo capitolo.Dopo qualche mese uscirá Speed e così si ricostruisce la filosofia e la metodologia dei film d'azione. Ottimo prodotto.Divertente, catastrofico e serio nei punti giusti. Ancora di James Horner la colonna sonora.


domenica 11 novembre 2012

Speciale: 48 ore



48 ore (1982)

Tra commedia e azione, uno dei primi exploit polizieschi dove a dirigere lo show è una coppia eterogenea composta da un bianco e da un nero. Grande spettacolo per un western girato al presente con una grande dinamicità e matura imprevedibilità da parte di Walter Hill che presenta una città completamente sotto ostaggio e la polizia, dipinta con i primi tratti commerciali che stavano venendo fuori in quegli anni (caffè e ciambella ecc), è l'arma che la giustizia deve dare alle persone giuste (memorabile lo show di Murphy nel locale sudista). Ottimi inseguimenti, un buon gusto per lo spettacolo, indimenticabile Nick Nolte e il suo gigionismo dosato da americano rivoltoso. Si sente profumo di star system, ma è il 1982, è ancora presto per puntare il dito. Seguito da Ancora 48 ore girato 8 anni dopo. Rampa di lancio per Eddie Murphy

Un film di Walter Hill.
Con Nick Nolte, Eddie Murphy, James Remar, Annette O'Toole, Frank McRae. Titolo originale 48 HRS. Poliziesco, durata 97 min. - USA 1982

martedì 6 novembre 2012

Al cinema: Cogan - Killing them softly



Cogan - Killing them softly (2012)

Il titolo è una chiara metafora e denuncia nei confronti dei governanti che da lontano, attraverso grandi discorsi retorici, parlando di uguaglianza e di patriottismo, si credono di poter illudere tutto il Paese a indirizzarlo verso il progresso ma in realtà non funziona nulla. Soprattutto in questa porzione di terra non troppo definita ma lo stesso inquietante, dove l'economia sembra non sia mai andata bene, la gente col poco che ha fa rapine, compra droga, spaccia, elemosina, l'America ha abbandonato questi posti. Li ha uccisi da lontano. "In America - come dice Pitt - sei solo" e i volti e le voci di Obama, Mc Caine, Bush, perennemente incollati alla radio e alla tv svelano un cinismo non più trascinatore, ma falso e velenoso. Questo fa incrementare la violenza, si perdono gli onori e tutto si distrugge perchè l'uomo ormai si muove solo per i soldi e fa finta di avere ancora dei sentimenti. Alla terza pellicola Dominik ha dimostrato di essere maturato, freddo e artistico. Deliziosi movimenti di regia, un'ottima fotografia e un cast, anche se "ridotto" veramente eccezionale: Gandolfini è un uomo vuoto, perso ed è un killer, uno dei migliori; finisce la sua storia confessandosi addosso, come lo stesso Ray Liotta, eccezionale anche lui.
Pitt e Mendelshon sono due bombe pronte a esplodere. Due Cowboys sempre in canna, formidabili.

Un film di Andrew Dominik.
Con Brad Pitt, Ray Liotta, James Gandolfini, Richard Jenkins, Vincent Curatola, Scoot McNairy, Ben Mendelsohn, Trevor Long, Max Casella, Sam Shepard, Slaine Titolo originale Killing Them Softly. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 100 min. - USA 2012